29 agosto 2017
Dalla collaborazione fra l'amministrazione comunale e la Sogefi Filtration, azienda santantoninese che produce sistemi di filtrazione per liquidi e aspirazione aria, nasce “Aggiungi un pasto a tavola”, un progetto che mette a disposizione delle famiglie più bisognose e indigenti del paese le eccedenze alimentari provenienti dalla mensa aziendale della stessa Sogefi. È il risultato dell'incontro fra la volontà che il Comune persegue da tempo di dar vita a un’iniziativa di recupero del cibo e prodotti alimentari e la proposta dell'azienda di condividere quanto non consumato dai propri dipendenti, cibi non deperibili, freddi o caldi, nonché pane e frutta, dal lunedì al venerdì, nei giorni di apertura della mensa aziendale.
Nel progetto sono coinvolti anche il Conisa, Consorzio socioassistenziale della valle di Susa, l'Asl To3, la All Foods che gestisce la mensa aziendale, la parrocchia e la Caritas di Sant'Antonino e le associazioni Agesci, Pubblica assistenza santantoninese, Pro Loco, Fidas, Coro Rocciamelone, Borgo S. Agata, Ana, Società Filarmonica S. Cecilia, e Gruppo Anziani.
Il Comune, insieme al Conisa e alla Caritas parrocchiale, individua i soggetti o le famiglie bisognose di assistenza e coordina gli interventi. Il Conisa dispone di un elenco di famiglie bisognose che provvederà ad informare rispetto all'istituzione di questo servizio, prendendo atto della loro volontà di beneficiarne. Coloro che non compaiono in questo elenco ma ritengono di avere requisiti per comparirvi, devono contattare lo stesso Consorzio socioassistenziale. Le famiglie santantoninesi che potrebbero utilizzare questo servizio sono fra le 15 e le 20.
La procedura è semplice: la All Foods gestisce le eccedenze dei pasti della mensa aziendale Sogefi nei tempi e nei modi previsti dal Protocollo d'intesa, il Gruppo Anziani mette a disposizione i propri locali di piazza Don Cantore dove vengono distribuiti i pasti, e le associazioni individuano volontari che provvederanno a ritirare dalla mensa aziendale il cibo non consumato e a distribuirlo nei contenitori personali a disposizione degli utenti. A sua volta l'Asl ha promosso incontri di formazione per gli operatori coinvolti nelle diverse fasi di realizzlzione del progetto e vigila sul corretto rispetto delle procedure e delle norme igienico sanitarie. Tutto ciò per fornire i pasti tra le 19,15 e le 20, cinque giorni della settimana, per un periodo di sperimentazione che durerà dal'11 settembre alla fine di dicembre e che proseguirà se, come auspicato, l'iniziativa si rivelerà positiva.
Un lavoro corale, dunque. Un obiettivo perseguito con determinazione, che applica le leggi del 2016 riguardanti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari, e che coinvolge in particolare le associazioni di volontariato, alcune delle quali attive da tempo in paese nel sostegno delle famiglie in difficoltà. «Un grande intervento di solidarietà che ha come protagonista il cuore del paese, rappresentato dalle associazioni, senza le quali non sarebbe stato possibile realizzarlo», dice il sindaco Susanna Preacco nel ringraziarle per la loro disponibilità.
L'amministrazione comunale, spiega il primo cittadino, aveva considerato l’ipotesi di realizzare il progetto attraverso la società appaltatrice del servizio di refezione scolastica, ma non è stato possibile perché i pasti non consumati, a disposizione per le finalità previste dall'iniziativa, non erano sufficienti, per quantità e tipologia, a garantirne continuità. «A risolvere il problema, la Sogefi, che ha più volte manifestato la propria volontà di mettere a disposizione il cibo in eccesso alle famiglie santantoninesi più bisognose, realizzando in valle di Susa una originale alleanza solidaristica pubblico – privato. All'azienda, in particolare alle rappresentanze sindacali e al direttore del personale Michele Bergese, che molto si sono spesi per la buona riuscita dell’iniziativa, va dunque il nostro speciale ringraziamento, insieme alla gratitudine dei santantoninesi».
Nel progetto sono coinvolti anche il Conisa, Consorzio socioassistenziale della valle di Susa, l'Asl To3, la All Foods che gestisce la mensa aziendale, la parrocchia e la Caritas di Sant'Antonino e le associazioni Agesci, Pubblica assistenza santantoninese, Pro Loco, Fidas, Coro Rocciamelone, Borgo S. Agata, Ana, Società Filarmonica S. Cecilia, e Gruppo Anziani.
Il Comune, insieme al Conisa e alla Caritas parrocchiale, individua i soggetti o le famiglie bisognose di assistenza e coordina gli interventi. Il Conisa dispone di un elenco di famiglie bisognose che provvederà ad informare rispetto all'istituzione di questo servizio, prendendo atto della loro volontà di beneficiarne. Coloro che non compaiono in questo elenco ma ritengono di avere requisiti per comparirvi, devono contattare lo stesso Consorzio socioassistenziale. Le famiglie santantoninesi che potrebbero utilizzare questo servizio sono fra le 15 e le 20.
La procedura è semplice: la All Foods gestisce le eccedenze dei pasti della mensa aziendale Sogefi nei tempi e nei modi previsti dal Protocollo d'intesa, il Gruppo Anziani mette a disposizione i propri locali di piazza Don Cantore dove vengono distribuiti i pasti, e le associazioni individuano volontari che provvederanno a ritirare dalla mensa aziendale il cibo non consumato e a distribuirlo nei contenitori personali a disposizione degli utenti. A sua volta l'Asl ha promosso incontri di formazione per gli operatori coinvolti nelle diverse fasi di realizzlzione del progetto e vigila sul corretto rispetto delle procedure e delle norme igienico sanitarie. Tutto ciò per fornire i pasti tra le 19,15 e le 20, cinque giorni della settimana, per un periodo di sperimentazione che durerà dal'11 settembre alla fine di dicembre e che proseguirà se, come auspicato, l'iniziativa si rivelerà positiva.
Un lavoro corale, dunque. Un obiettivo perseguito con determinazione, che applica le leggi del 2016 riguardanti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari, e che coinvolge in particolare le associazioni di volontariato, alcune delle quali attive da tempo in paese nel sostegno delle famiglie in difficoltà. «Un grande intervento di solidarietà che ha come protagonista il cuore del paese, rappresentato dalle associazioni, senza le quali non sarebbe stato possibile realizzarlo», dice il sindaco Susanna Preacco nel ringraziarle per la loro disponibilità.
L'amministrazione comunale, spiega il primo cittadino, aveva considerato l’ipotesi di realizzare il progetto attraverso la società appaltatrice del servizio di refezione scolastica, ma non è stato possibile perché i pasti non consumati, a disposizione per le finalità previste dall'iniziativa, non erano sufficienti, per quantità e tipologia, a garantirne continuità. «A risolvere il problema, la Sogefi, che ha più volte manifestato la propria volontà di mettere a disposizione il cibo in eccesso alle famiglie santantoninesi più bisognose, realizzando in valle di Susa una originale alleanza solidaristica pubblico – privato. All'azienda, in particolare alle rappresentanze sindacali e al direttore del personale Michele Bergese, che molto si sono spesi per la buona riuscita dell’iniziativa, va dunque il nostro speciale ringraziamento, insieme alla gratitudine dei santantoninesi».
A cura di
Nome | Descrizione | ||||||
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Descrizione | Gestione dei rapporti tra l'Amministrazione e i Servizi comunali. Conservazione degli atti di delibera e determina | ||||||
Assessore | Andrea ANDOLFATTO | ||||||
Responsabile | Dott. Alberto Cane | ||||||
Personale | Teresina Floris | ||||||
Indirizzo | Via Torino n. 95 | ||||||
Telefono |
011.9639929 |
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segreteria@comune.santantoninodisusa.to.it |
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PEC |
segreteria.santantonino@pec.it |
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Apertura al pubblico |
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